Arlecchino e Arlecchina

[Stampa di Arlecchino][Stampa di Arlecchina]Nato fra le aree stagnanti della Bergamo bassa, al contrario del suo compaesano Brighella mostra scarso intelletto ed è sciocco, famelico e credulone.

Arlecchino lo ritroviamo sempre nelle vesti del servo umile e del facchino, come nel "Servitore di due padroni" di Carlo Goldoni.

Il vestito di Arlecchino è costituito da una giubba e pantaloni a toppe colorate ed irregolari, un berretto di feltro bianco, con talvolta un pezzo di coda di coniglio o di volpe. Porta inoltre una cintura da cui pende sempre una spatola di legno, il "batocio" mentre in volto indossa una mezza maschera nera dai lineamenti demoniaci (in quanto è leggenda che il nome Arlecchino derivi dal nome di un demone chiamato Alichino, citato da Dante Alighieri nell’ Inferno della Divina Commedia), qualche volta munita di sopracciglia ispide e baffi e con il naso prominente: tipico poi della maschera di Arlecchino è il bernoccolo rosso in testa.

E’ una maschera acrobatica, dalla gestualità complessa: la sua parlata bergamasca è simile a quella di Brighella ma molto più complessa, in quanto arricchita da detti gergali e da espressioni in altri dialetti.